martedì 10 marzo 2015

LA SCIAMATURA

A primavera inoltrata, un fenomeno comune che si può verificare tra aprile e giugno è appunto LA SCIAMATURA NATURALE, che consiste nella separazione dello sciame in due o più famiglie.
Quando la famiglia inizia ad essere numerosa occupando tutti i telaini dell'arnia, avviene un processo che porta alla produzione di una nuova regina che si insedierà definitivamente nell'arnia, costringendo l'altra, ormai più vecchia, ad abbandonare il nido.
Non c'è un numero preciso di api che accompagnano la vecchia regina nell'allontanamento forzato: possono essere la metà, ma anche più o meno.

LE CAUSE:
In seguito a determinati studi è emerso che la sciamatura avviene per diverse cause:
  1. Istinto di sopravvivenza rispetto a un incremento eccessivo del numero delle api con conseguente mancanza di aria ed eccessivo calore soprattutto verso aprile;
  2. Quando il numero delle api è molto alto, il livello di feromoni sprigionato dalla regina è meno percepibile dalle api collocate nei telaini più esterni, le quali avvertono la necessità di creare una nuova regina (iniziano cosi a costruire celle reali);
  3. La diminuzione dei feromoni della covata. Quando la famiglia è ormai molto numerosa e la regina ha una buona ovodeposizione arriveremo al punto in cui i telaini sono ricchi di covata opercolata e scarsi di covata disopercolata. L'assenza dei feromoni derivanti dalla covata disopercolata spingono le api a creare delle celle reali.
LE FASI e SINTOMI:
IL primo sintomo, riconducibile alla prima fase della sciamatura è la creazione di celle da fuco. Non sempre sono sintomo di sciamatura, ma se esse iniziano ad essere numerose e nella nostra famiglia si può riscontrare una delle 3 cause elencate sopra la sciamatura si avvicina.
Dopo i fuchi, il vero grande passo che ne costituisce un secondo sintomo o seconda fase è costituito dalla costruzione di celle reali (che si chiamano Cupolini) nel quale vengono allevate le regine. Le api iniziano a nutrire le larve contenute nei cupolini con pappa reale in tutto lo stadio della loro crescita. Questo consentirà alla larva di sviluppare per intero gli organi di riproduzione diventando la regina (mentre le altre larve sono nutrite con pappa reale solo nello stadio iniziale della crescita, precisamente nei primi 3 giorni, per poi essere nutrite con miele. Ciò non consentirà lo sviluppo completo degli organi di riproduzione a quest'ultime).
Prima della nascita della regina giovane, assisteremo all' abbandono o appunto sciamatura della regina più anziana (terza fase o fase dell' abbandono descritta sotto).
Assistiamo successivamente alla quarta fase, ossia, alla nascita della prima regina che andrà a distruggere gli altri cupolini per impedire la nascita di nuove regine.Nel caso nascano contemporaneamente due nuove regine assisteremo ad un lotta con la quale si decreterà la vincitrice che prenderà il possesso dell'arnia e di parte della famiglia. Se la regina nata non distrugge i cupolini, dopo il fenomeno della prima sciamatura, lei stessa darà vita ad una nuova sciamatura (sciamatura secondaria, terziaria etc, in base al caso) seguita poi dalla nascita di una nuova regina nell' arnia di partenza.
Come terzo sintomo vediamo che le operaie sono disinteressate alla ricerca di polline\nettare e danno l' idea di essere oziose.

L'ABBANDONO
La parte della famiglia (di solito metà), con la regina più anziana, abbandona l'arnia, e, dopo un volo che in genere non supera il chilometro troverà un punto d'appoggio (un ramo o altro) nel quale stazionerà per 2-3 giorni al massimo. A partire da questo momento delle api "sentinelle" andranno a perlustrare la zona in cerca di un luogo idoneo per la costruzione della nuova dimora.
L'apicoltore che vuole catturare lo sciame dovrà intervenire prontamente prima del trasferimento definitivo.

COSA FARE DOPO IL RECUPERO

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